FoveaOnLine.it - State osservando la scheda personale di  Ferengar

Nome Ferengar

La vostra Immagine

   

Scheda visitata: 563 Volte

Simbolo  
Sesso  
Congrega Cerimoniere
Carica Sorvegliante del Ade
Professione De' sue crazioni si parlò ovunque, ora tutto tace.  
Lavoro al casato Nessuno  
Dinastia    
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Affinità  
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Amicizie

Molte dove nacqui, ancor di più durante il viaggio. Nessuna di cui mi sia potuto fidare.   Posizione Esce da Fovea  
         
    Sharma 2.107  
          Monete d'oro Privato  
Affetti Due persone di lande lontane una come lui e l'altra gli diede vita.   Forza 197
 
    Mente 341  
    Esperienza 137  
               
Sposato   

Inventario

 
    La Borsa Vestito  
               
Hobby Legger epiche storie, viaggiar di loco in loco, gustare della buona birra al bancone di una locanda e disegnar li più arcani sentimenti        
   

Non si vede a Fovea dal

 
01/05/2020 19:16:35
          Registrato alle anagrafe dal  
         

06/06/2016 22:10:45

 
         


Fast Fovea:

 
               
Io Penso che Mai parlate male di voi stessi. Penseranno i vostri amici ad affrontare a sufficienza l'argomento mentre dell'inemico bisogna sempre tener conto allo giudizio.  

Onorificenze

 
     
     

Non ha nessuna terra

 
Note/Background Allineamento: Caotico Neutrale ************************************************** Ferengar sebbene abbia solo una trentina d’anni, sembra più vecchio di ciò che è. Il volto rovinato da molti giorni di lavoro e di viaggio è incorniciato da una corta barba scura che va ad unirsi ai capelli castani appena sopra le orecchie leggermente a sventola. I vivi occhi castani perennemente scrutano i dintorni ed ogni particolare degli interlocutori che non verranno biasimati se soffermeranno lo sguardo sul naso appuntito o sulla fronte troppo spaziosa. Sorride ben poco, per non mostrare i denti rovinati da qualche rissa in alcune taverne il cui nome, credetemi, non vorreste saperlo. È solito vestire di nero con una cappa quasi perennemente calata sulla cima degli occhi. Di corporatura esile, normalmente, predilige il dialogo alle battaglie nonostante reputi queste alle volte necessarie. Il lento incedere, dovuto ad una perenne cautela, nasconde un’ agilità donata a non molte persone di questo mondo. ************************************************** I - Verso Fovea: Ormai lontani sono i giorni in cui, bambino, scorrazzava per la bottega mentre il padre creava le sue scarpe, impregnandosi le narici degli odori del cuoio, delle stoffe e delle resine usate come collanti, lontani anche i giorni in cui la madre, con i castani occhi uguali al figlio, controllava che nulla di male gli accadesse mentre giocava in cortile. Verso i sedici anni il padre decise che i tempi erano ormai maturi perché Ferengar potesse imparare il mestiere, subito si accorse che non ci sarebbe potuta essere scelta migliore. Ferengar si dimostrò un calzolaio capace tanto da superare in pochi anni le capacità del padre e, in men che non si dica, la gente arrivava da tutti i cantoni per poter avere un paio di quelle scarpe così comode e ben fatte da volerci passare la vita indossandole. Poi venne la guerra e la presenza del padre fu richiesta altrove, Ferengar salutò quei capelli castani e quelle rughe che tanto gli avevano insegnato con la promessa che, anche nelle più desolate lande si sarebbe parlato di lui e delle sue creazioni. Molto tempo dopo il padre tornò che le forze, ormai, lo stavano abbandonando, non passò molto tempo prima che fu costretto a letto. Da li il declino. Le cure costavano troppo per le sole entrate della bottega e anche la madre dovette iniziare a fare da sguattera alla locanda. La luna successiva, a seguito della morte del capostipite decise di seguire il consiglio materno e di partire per un viaggio con il solo scopo di trovar fortuna altrove. Le scorte finirono in fretta e nessuno sembrava aver bisogno di un aiuto in bottega, così fece i lavori più disparati, fu taglialegna, mercante, locandiere, pescatore e persino stalliere ma nessuno di questi lavori lo avrebbe portato al futuro radioso che cercava e, di città in città, ancora vaga in cerca di quella fortuna che, forse per una mancata promessa, non troverà mai. ************************************************** II - A fovea: Sembrava tutto versare al meglio, stava iniziando a conoscere gente, trovò anche un uomo con cui scommettere, bere e passar del tempo. Ma durò poco. Dopo aver trovato un grosso amuleto e averlo nascosto nella sua stanza, durante una tranquilla sera in cui s'apprestava a giocar coi dadi, la sua bevuta fu interrotta da due figuri mascherati. Non ebbe nemmeno il tempo di chieder spiegazioni che si ritrovò a vagar senza pace per il casato, non essendo riuscito a mantener la promessa. Quando a lui tornò la vita ultimò il patto con il dio Ade, giurando di servirlo e di proteggere il suo regno, ricevendo in dono il kriss e il pendaglio congregale. Forse, questo, sarà davvero l'inizio della sua fortuna. ************************************************** III-A un passo dall'inferno: Così parve essere. Di ritorno da un viaggio scelse il ramo arcano della congrega, diventando traghettatore di anime. Poi si parlò di usurpatori e ricatti, di roghi e minacce. Il ducato entrò nel caos e i suoi poteri crebbero di molto. Fu di nuovo pace al ritorno dell’Araldo, con cui si era schierato assieme alla congrega di cui faceva parte. Poi venne la bestia e lui si trovò capace di Evocare il suo Guardiano, il minotauro, capace di tenerle testa. Tuttavia ciò causò il rapimento di Giuliet, Signora Arcana dell’ Ade, che lo aveva preso sotto la sua ala.    
             
           
Doni Doni dell’Ade - Seguace
Ricordo di un viaggio
Medaglione ramo arcano cerimonieri
Armatura